Metodi di cura

Un’influenza può gettare un essere ipocondriaco come me nella disperazione più nera. Per una settimana la febbre mi impedisce di muovermi, e poi c’è la tosse, il raffreddore, il mal di gola.  Una tragedia cosmica. Scrivo il testamento e poi accetto tutti i tipi di cure che amici e parenti molto generosamente cercano di prestarmi. “Accetto” è un modo un po’ eufemistico di esprimersi, in realtà accetto le cure solo quando la febbre supera i 39 gradi ed io sono incapace di reagire alle attenzioni premurose. La prima cura che mi è stata gentilmente prestata era omeopatica. La febbre si stava avvicinando ai 40 gradi e quindi molto passivamente faccio quello che mi si dice, ossia infilo sotto la lingua un preparato dal nome poetico di Oscillococcinum. Al mattino dopo ripeto l’operazione e sento un gusto estremamente familiare: sembrava zucchero. Mi alzo, cerco il foglietto con le istruzioni: nulla. Sulla scatola c’era scritto: -Autolisato filtrato di fegato e cuore di Anas Barbarie diluito alla 200K,0,01ml. Eccipienti q.b. a una dose di globuli.- Penso subito: povere anatre, ma poi mi tranquillizzo, per aver un preparato diluito 200 volte sicuramente non ne sono state ammazzate molte. La febbre stava scendendo e quindi il mio spirito critico ritornando per cui prendo due cucchiai, su uno metto una dose di Oscillococcinum, sull’altro la stessa quantità di zucchero. Colore e sapore sono uguali; ma proseguiamo con l’analisi: aggiungo a tutti e due un composto acido, i due restano uguali, idem con un composto salato, verso su tutti e due un po’ di alcool a 95 gradi; stessa reazione. Do fuoco a tutti e due; bruciano nello stesso modo. Sono uguali!! La mia analisi chimica è in verità un po’ primitiva per cui sento l’obbligo morale di approfondire il problema su Wikipedia dove trovo la descrizione di come si ottiene il preparato: diluendo il prodotto per 200 volte, scuotendo il tutto energicamente, buttando via tutto di nuovo e questo per 200 volte. Non manca la rassicurante conferma che per ottenere tutti gli Oscillococcinum venduti negli USA è stata uccisa una sola anatra, chiamata perciò “l’anatra da venti milioni di dollari”, perché a tanto ammonta il ricavato del prodotto negli Stati Uniti. Non so a quanto ammonti il ricavato in Italia, ma anche facendo un rapido calcolo si arriva ad una somma non indifferente. 30 tubetti contenti circa 15 grammi di zucchero a 32 € ! Ma lo zucchero non costa circa 1 € al chilo? Il guadagno mi sembra notevole anche se hanno dovuto svuotare i pentoloni per 200 volte. Hanno risparmiato pure sul bugiardino che non c’è. Sulla scatola invece c’è chiaramente scritto: -Tenere lontano dalla portata e dalla vista dei bambini- ( il prezzo potrebbe scandalizzare gli innocenti?)  L’altro metodo di cura mi viene offerto da una carissima amica che, compiendo dei riti magici con i Chakra, pretende di migliorare la mia salute e, sopratutto, di farmi ritornar la voce che se ne era andata. Le obbietto che siamo distanti più di 200 km e che non vedo come le sue preghiere possano influenzare un soggetto profondamente scettico come la sottoscritta. La sua risposta è una precisa descrizione dello stato di ignoranza in cui vivo per quanto riguarda  i riti misterici e simili. Non mi oppongo alla cura, in fondo è molto bello sapere che qualcuno cerca di guarirti compiendo dei riti magici all’una del mattino.                                                                           La terza cura, propinatami dalla mia sorellina, mi è sembrata l’unica seria. Latte di soia con miele ed aglio. All’inizio faccio una disperata opposizione all’aglio di cui non sopporto il sapore e l’odore, poi mi accorgo all’improvviso che non è più così: ormai l’aglio mi piace! Ma perché? L’aglio è un disinfettante utilissimo nelle malattie respiratorie (e quale virus può infatti resistere al suo odoraccio?) E poi io ho sempre sostenuto che quello che piace è pure quello che fa bene ed infatti, dopo una rapida ricerca nei miei libri di botanica, trovo la conferma delle proprietà terapeutiche dell’aliilina, il principale composto dell’aglio, nei casi di malattie dell’apparato respiratorio. Immagine Le erbe, se usate nel modo giusto, sono i nostri migliori alleati nella difesa della salute, per cui, con un po’ di fatica e venendo meno ai miei principi vegani, di non assumere alimenti di origine animale, ingurgito ogni sera un tazzone di latte di soia con miele ed aglio. Per qualche minuto smetto di tossire e questo è già un grande sollievo.   La cura del medico di famiglia? Non c’è stata; inutile cercare di raggiungerlo telefonicamente per avere un consiglio, non era mai reperibile e poi, che cosa mi avrebbe prescritto? Un prodotto per abbassare la febbre ed uno sciroppo per calmare la tosse? Quando sono pienamente convinta che la febbre sia utilissima per sconfiggere i batteri e la tosse per liberare i polmoni? Anche per credere ai nostri medici tradizionali ci vuole molta fede e temo che questa virtù cardinale mi faccia difetto. La febbre passa dopo circa 5 giorni, ma non la stanchezza e la tosse, per cui applico la ricetta dei tre cappelli insegnatami da mio cugino. Il malato mette un cappello in fondo al letto, si sdraia e beve grappa fino a quando non vede tre cappelli. Mi sono fermata molto prima, veramente dopo il primo sorso, perché il mal di testa e di stomaco avevano rimpiazzato immediatamente  gli altri acciacchi. Non mi resta che aspettare con pazienza che il mio sistema immunitario metta in moto un serio sistema di autodifesa se non vuole scomparire assieme a tutto il resto dalla faccia della terra

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4 risposte a Metodi di cura

  1. Bastet ha detto:

    Ohibò! A me sembra che, la lezione che si può trarre dalla tua esperienza è che, in questi momenti di debolezza, ci si deve difendere dalla magia e dagli amici “alternativi”. [Qualche anno fa, avrei probabilmente suggerito una bella seduta di massaggio Shiatsu oppure di moxaterapia.] Chi non ne ha mai passate di tutti i colori nelle mani degli improvvisati medici e stregoni, non sa che è viva e vegeta la vecchia magia in tutti le sue manifestazioni.
    Ammetto, non sono nemmeno sicura che il medico “normale” non sia un po’ sacerdote e un po’ sciamanno. Prova ad andare dal medico per un mal di schiena per esempio. E’ capitato ad un mio amico: un medico (lastre in mano) gli diagnosticò un artrosi, mentre un altro gli disse: “No, no! Qui c’è uno scoliosi.” Un altro era del opinione che forse era uno strappo muscolare (in fondo è il tipo che fa 50 chilometri al dì in bici, con o senza sole, nella neve e sotto la pioggia, ma secondo lui, è il suo posto di lavoro che gli rovina la schiena). Il suo problema era che, malgrado tutto, aveva male alla schiena, e nessuno di questi lumi erano capaci di aiutarlo!
    D’altro canto una mia cara amica, grande credente in omeopatia, dai e dai, è stata ricoverata per una polmonite mal curata (e solo dopo che il suo preoccupato marito ha insistito con vigore!).
    Comunque, se è vero che il sistema immunitario di norma manda fuori i suoi soldatini per difenderci dagli invasori, è rassicurante sapere che qualche volta gli sciamani del ventunesimo secolo hanno qualche strumento in più che nel passato (anche se erano più romantici nei tempi andati). Spero che presto superi questo momento stagionale: a proposito la vitamina c…..

    • elenaedorlando ha detto:

      Sono d’accordo con il tuo giudizio sugli sciamani del nostro tempo. Sono un po’ meno sanguinari dei loro antenati che usavano i salassi e le sanguisughe, ma oggi si servono della scienza medica, o meglio delle sue economiche applicazioni, per cercare di nascondere la loro impotenza di fronte alle malattie. Non è colpa loro se non sanno guarire nemmeno un’influenza, ma sarebbero necessari un po’ di sana modestia e di interesse per il malato come individuo, invece che come acquirente di placebi e veleni farmaceutici. Putroppo io sono un wurmbooks (?) e leggo sempre tutto e alcuni anni or sono ho letto una storia della medicina estremamente dettagliata in 12 volumi. Fu la mia fine, perché rivedo gli orrori che ho letto tutte le volte che parlo con un medico.
      Grazie per il consiglio della vitamina C, ma io sono vegan e credo di essere composta ormai di vitamine e di minerali vari.

      • Bastet ha detto:

        Book worm è la parola che cercavi. Male, molto male! Fa male leggere certi tomi di erudizione. Se ti va bene, ti schifi, ma se ti va male, l’ipocondriaca che è dentro di noi si spaventa a morte.
        Ho l’impressione delle volte che siamo noi gli artefici della creazione del magico mondo medico. Voglio dire, la maggior parte delle persone sembrano attribuire al dottorino l’infallibilità alla quale lui si adegua. La scienza medica è la moderna religione. Rimango scettica però dinanzi a tutti i credi! Su su…non c’è mai abbastanza vitamina c … 😉

  2. elenaedorlando ha detto:

    Grazie per la correzione, Sekhmet. Ma certe letture per me sono irresistibili e ne sopporto senza battere ciglio tutte le conseguenze. Purtroppo la scienza medica non è la sola religione, ne sopravvivono molte altre nelle nostre menti eterodirette (come hai ben spiegato tu in un tuo stupendo post). Va bene, seguirò il tuo saggio consiglio e prenderò ancora un po’di vitamina C (ma la vitamina C non è per caso un’altra farmaceutica religione?)

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