Giardini e Palazzi

giardini15 552                    Il numero degli artisti e delle opere d’arte contemporanea presenti a Venezia durante la Biennale è impressionante. I lavori, oltre che all’Arsenale e ai Giardini, sono distribuiti nei parchi e nei palazzi che aprono per il visitatore solamente in questa occasione. La scelta della visita spesso dipende dal caso, dal tempo a disposizione, dal percorso che si sceglie o da altri fattori che non hanno nulla a che vedere con la qualità delle opere che si visitano e nemmeno con quelle che non si possono visitare.                                                                                             Avviandomi verso l’uscita ai Giardini non ho potuto non ammirare le imponenti statue del RAQS Media Collective, un gruppo artistico indiano fondato nel 1992 da Monica Narula, Jeebesh Bagchi, Suddhabrata Sengupta, intitolato Coronation Park,giardini15 386                       composto da 11 sculture di fiberglass su piedistalli di legno ricoperti di bitume, con placche di polimeri acrilici.giardini15 274                      Sulla statua qui riprodotta è scritto -It was at this moment, as he stood there with the weapon in his hand, that he first grasped the hollowness, the futility-                giardini15 482                  Nel giardino della Marinaressa Ursula von Rydingsvard ha posto delle enormi sculture di legno di cedro che si stagliano contro il profilo dei vecchi pini e accompagnano il dolce ondeggiare dei vialetti di stile quasi giapponese.giardini15 483                   Piallando, scavando, dipingendo, incidendo in tutti i modi i pezzi di legno e unendoli in blocchi enormi, l’artista riprende l’opera della natura, la modifica, incide sulla sua superficie  ferite e impressioni, colori e segni che la stravolgono.giardini15 484

L’Azerbaijan espone per il secondo anno consecutivo in campo Santo Stefano a palazzo Lezze.giardini15 572                        Si attraversa l’ingresso circondati dalle opere imponenti e affascinanti dello scultore Huseyn Hagverdi.giardini15 554 giardini15 556                     Al primo piano le pareti sono ricoperte dai vivaci e impressionanti dipinti dell’artista Javad Mirjavadov come ad esempio la -Cleaning Works-giardini15 558                  un vortice di colori travolgenti che si impongono per la loro violenza espressiva.giardini15 560              Le grandi tele di Tofik Javadov’s rappresentano la vita e l’ambiente dei lavoratori in immagini che riescono a colpire con forza per l’intensità dell’espressione e la violenta e cruda rappresentazione del mondo lavorativo.giardini15 567 giardini15 563                    Angosciante e travolgente anche il mondo rappresentato da Rasim Babayev’s come per esempio in quest’opera intitolata -Love- in cui lo sguardo del visitatore è attiratogiardini15 578                    al centro del quadro dal biancore dei denti e in cui i volti dei personaggi si mescolano trasformandosi in un’immagine mostruosa che non ha nulla di Picasso, anche se in un primo momento si pensa alle sue opere. giardini15 579                   Anche il mostro leviatanico che domina il mondo ha una dentiera preoccupante sulla quale cade inevitabilmente la nostra attenzione.                                                                                                La ricca esposizione prosegue con le opere di Ashraf Murad, un artista vissuto isolato e sconosciuto fino a poco tempo fa, che riesce a mettere nelle sue sobrie e semplici figure, un potere e una forza di suggestione incredibile.giardini15 588 giardini15 586              Poetica la scultura -Watching the sky- di Fazil Najafovgiardini15 582                  che crea immagini delicate lavorando la superficie in modo da ottenere curve arrotondate che hanno perso ogni angolosità mantenendo però sempre la proporzione e l’eleganza della forma come nella stupefacente -Family-giardini15 592                     una scultura non molto grande ma che si impone immediatamente alla vista per la sua intensità espressiva e per la sua originalità creativa.

giardini15 598                   Le Generali aprono per l’occasione Palazzo Morosini in Campo Santo Stefano per ospitare Zheng Guogu e le opere del suo Yangijang Group intitolate –The Writing of Today are a Promise for Tomorrow-giardini15 601             Nell’immenso salone centrale, su scaffali di alluminio , ci sono le opere degli artisti del Yangjiang Group; un’istallazione di scarpe ‘in bancarotta’ ricoperte di cera, intitolata:            -Last Day Shop of Frozen Entities- Per realizzare questo lavoro gli artisti hanno comperato tutte le scarpe di un negozio fallito e le hanno sigillate con la cera. Una critica al sistemo economico mondiale che congela le energie solamente nella ricerca del profitto e dimentica l’energia del mondo naturale e umano, l’unica che si dovrebbe prendere in considerazione.giardini15 603                    La stessa critica è presente nelle scritte sui tendaggi che scendono dal soffitto  -God is dead, the euro dropped to the level of the dollar, but the renminbi is still much alive-                 Estremamente divertente  l’opera – The Brain nerves- composta da 11 bandiere che riproducono le attività cerebrali di personaggi importanti. Encefalogrammi ottenuti , come si spiega, misurando  l’energia che scorre dall’emisfero sinistro al destro. L’energia però non è stata immaginata, ma misurata da un maestro Qigong.giardini15 607                   L’encefalogramma della Vergine Maria è l’unico non disegnato sulle bandiere ma collocato religiosamente in una cappella con davanti un paio di scarpe rosa incerate.giardini15 612                    Ovviamente vivace il diagramma di Cosimo de’Medici,giardini15 618                   meno quello di Giovanni Paolo II.                                                                                                    Si attraversa poi una stanza dove si viene circondati dal -Kapital Football- Su ognuno dei palloncini che si muovono ondeggiando al passaggio del visitatore, c’è scritta una frase del Capitale di Marx per significare che il Capitale è qualche cosa che si muove nello spaziogiardini15 639                 con noi e intorno a noi, diffondendosi nell’aria, e, come tutte le idee nuove, è leggero e non si nota all’inizio….

Questa voce è stata pubblicata in arte contemporanea e contrassegnata con , , , , , , , , , , , , , , , , . Contrassegna il permalink.

4 risposte a Giardini e Palazzi

  1. lois ha detto:

    Effettivamente nei giorni della biennale (ma anche in tempi diversi) Venezia diventa un centro mondiale di esposizioni con una visione quasi totale dello scibile in materia artistica. Sto leggendo (mai come ora tutti parlano di arte e biennale) molto sull’evento e devo dire poche sono le voci che si levano a favore di questa enorme messa a fuoco sul mondo dell’arte; probabilmente come si parlava ieri su un altro blog, si è esteso senza più alcun limite il concetto di arte, sconfinamento che ha prodotto effettivamente l’ingresso di tutto e tutti in un ambito che spropositatamente diventa ora difficile da poter apprezzare sotto un unico sguardo. Ciascuno si creerà un “micromondo” di approvazioni…

  2. elena ha detto:

    Il concetto di arte è effettivamente un concetto sfuggente. Fra chi sosteneva che l’arte è morta , come Hegel, a chi oggi si presenta alla Biennale con le sue opere c’è un grande abisso e solamente il tempo potrà decidere chi aveva ragione. Su questa biennale personalmente non ho ancora un giudizio chiaro perché prima di esprimermi voglio andare anche all’Arsenale e voglio vedere almeno un 50% delle opere esposte in giro per la città. Non posso poi parlare o mostrare i video che sono una delle nuove e fondamentali espressioni artistiche del nostro tempo, infatti ho notato che la pittura tende a scomparire nei padiglioni del nostro mondo occidentale. Ma continuo comunque a credere che l’arte sia l’espressione del nostro tempo e che quindi questa biennale stia facendo il suo lavoro.

    • lois ha detto:

      Su questo non vìè dubbio… ma allora passiamo alla mera “documentazione”?

      • elena ha detto:

        Per me documentarmi prima di esprimere un giudizio (che poi cambio regolarmente qualche giorno dopo) è importante. E questo ‘ammasso’ di arte presente a Venezia, ora, è in fondo una documentazione del pensiero della nostra società globale. Un’immagine della diversità di espressione dei vari popoli, per questo mi attira come il miele le mosche..

Lascia un commento